RESURFACING TIMEDCHIRURGICO


Dopo aver messo l’elettrodo di ritorno a contatto della cute del paziente ed aver disinfettato con una soluzione non infiammabile, la regione dove si deve intervenire, si dispone il Timed nella modalità di funzionamento diretto e nella funzione di resurfacing. Si inserisce l’elettromanipolo EM15 e si utilizza la funzione di taglio alla potenza di 50 o 72 Watt. Si esegue un’anestesia locale o topica. La punta dell’elettromanipolo passa con regolarità sulla superficie cutanea che deve essere regolarizzata esercitando una leggera pressione. Dopo il primo passaggio dell’elettromanipolo la cute viene disepitelizzata. Si continua il resurfacing sfiorando con la punta dell’elettromanipolo il derma.

Si eseguono più passaggi fino ad ottenere il perfetto appianamento della cicatrice. L’assenza di contatto fa sì che si formi un microarco tra la punta dell’elettromanipolo e la cute. La punta dell’elettromanipolo durante l’intervento deve essere mantenuta pulita. Dopo l’intervento la regione trattata rimane esposta all’aria sul volto o aspersa con una polvere antisettica e coperta con un fazzoletto di carta sul corpo. Sul volto dopo due giorni si forma una sottile crosta che cade dopo una o due settimane residuando una cute leggermente arrossata. L’arrossamento dura poco perché il calore generato dal resurfacing timedchirurgico non penetra in profondità, non si verificano pertanto rilevanti fenomeni infiammatori, né tanto meno un invecchiamento precoce della cute.

 

  Livellamento di aree cicatriziali da acne con il resurfacing timedchirurgico
   
Livellamento di una cicatrice introflessa con il resurfacing timedchirurgico